Archivia per ‘Grafica’

dicembre 22, 2011 0

BASE premia la creatività

pubblicato da Alessia in Artisti, Concorsi, Design, Eventi, Fotografia, Grafica, Illustrazione, Installazione, Mostre, Pittura, Scultura, Videoarte

LEGAMI di Agnese Laguzzi del Liceo Artistico Statale Casorati di Quarona (Vc) è il video che ha vinto il primo premio per la “Video Art“; TRAVELLING ART, realizzato dagli allievi della Facoltà delle Belle Arti dell’Università Politecnica di Valencia è il flipbook che ha vinto il primo premio per la categoria “Arti Figurative“; TAPALCA di Mariangela Zasa dello IED di Roma è un tappeto modulare che ha vinto il primo premio per la categoria “Fil Art“; CONGEGNO DI CONOSCENZA di Serena Scopini, dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, è l’installazione che ha vinto il primo premio per la categoria “Design“.

Sono queste le opere vincitrici della terza edizione della Biennale d’Arte degli Studenti Europei. Ai giovani, che hanno vinto anche premi in denaro, è stata consegnata una medaglia della Presidenza della Repubblica. La cerimonia si è svolta nella sala di Santa Marta a Piazza del Collegio Romano, a Roma. La Biennale, che rappresenta l’appuntamento più atteso per gli studenti europei che hanno scelto di puntare sull’arte e sulla creatività, ha visto quest’anno la partecipazione di numerose scuole da tutta Europa. Le opere valutate sono state circa 80, quelle selezionate una trentina, tutte esposte, dal 17 al 21 dicembre alla Sala Santa Marta di Piazza del Collegio Romano.

LEGAMI è un video realizzato attraverso un montaggio di fotografie, elaborate graficamente, basato sulla tecnica del “passo uno”, che consiste nel montaggio di fotogrammi che se riprodotti creano l’effetto di movimento filmato. La musica è stata creata appositamente per mantenere il ritmo e per trasmettere il senso gioioso del video.
TRAVELLING ART, è il Flipbooks realizzato da 46 allievi della materia “Fundamentos de la Animación” che hanno fatto un’analisi delle foto esposte nella mostra internazionale di Fotografie realizzate con il cellulare. Il progetto Travelling Art lascia vuole mostrare il movimento incessante che si percepisce tra le linee della metro o degli autobus. Una comunicazione di un viaggio che è sia interiore sia esteriore.
Un lavoro che vuole creare una linea di comunicazione artistica multiculturale, dove il dialogo visuale tra i pittori, fotografici, scultori, disegnatori, ecc. di diversi paesi costruisce le base d’interscambio culturale.
TALPACA è un tappeto modulare per grandi e piccini, può variare di dimensione piegandolo e arrotolandolo, da letto si trasforma in cuscino e in tappeto gioco per bambini. Le misure possono variare dagli 80×80 come cuscino o tappeto gioco a 183×123x38 come letto. Anche i colori possono variare in relazione al gusto personale. Il feltro è il materiale predominante del prodotto. E’ stato scelto sia per un fattore estetico sia per motivi pratici. Esso infatti permette l’isolamento termico dal suolo, è morbido, confortevole al tatto e piacevole alla vista.
CONGEGNO DI CONOSCENZA, è una rete in ferro e pietre naturali di dimensioni variabili.

Gli altri vincitori sono stati: Categoria “Arti figurative“: IL FILO ROSSOinstallazione pittorica realizzata da Stefania Del Grande della Scuola d’Arte Ornamentale del Comune di Roma; Categoria    ”Fil- Art“:    T O Y S -   incisione realizzata    da    Enrica    Scimone    Carbone,    dell’ Accademia Linguistica di Belle Arti di Genova; Categoria “Design“: UN FILO DI ECOLOGIA IN PIU‘ – una scultura di tecnica mista realizzata da un gruppo di studenti del Liceo Artistico “Alpino Magnini” di Deruta (PG)

Il progetto della Biennale è realizzato dall’Associazione Enigma

Con il sostegno della Provincia di Roma

Con il patrocinio della Presidenza della Repubblica e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali

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dicembre 21, 2010 1

Vis-à-vis #33: Roberta Durante

pubblicato da Alessia in Animazione, Artisti, Disegno, Grafica, Illustrazione, Interviste, Videoarte

Il nuovo appuntamento di oggi per la rubrica vis-à-vis presenta una giovane artista trevisana, 21 anni ed una grande testa, piena di sogni e “cose belle” espresse in modo intelligentemente ironico attraverso le sue animation ed i suoi video. Prima dei saluti per le festività natalizie vi regaliamo questa interessante intervista, da leggere attentamente e con la quale meditare. Aggiungere parole sarebbe inutile…tutto è racchiuso in questa amabile conversazione con Roberta Durante che tira fuori un pò di sè e lo svela a noi che con grande piacere lo regaliamo a voi. Buona lettura e buona visione!

1. Chi è Roberta Durante? Dove e quando è nata? E dove si trova ora?

Roberta Durante è una di quelle coi capelli lunghi marroni e gli occhi marroni. Sono nata a Treviso nel 1989 e vivo a Venezia da due anni.

2. Qual è stata la tua formazione e come ti sei avvicinata all’arte in generale e al genere che pratichi in particolare?

Ho studiato al liceo classico ma devo ancora formarmi del tutto mi sa, ecco. Non ricordo benissimo come mi sono avvicinata all’arte, d’altra parte non è neanche un casello autostradale. Mi ricordo che da piccola disegnavo come una scema ma poi ho scoperto che tutti i bambini disegnano come degli scemi. E’ sicuramente retorico da dire ma l’arte ce l’hanno un po’ tutti, non è certo un’esclusiva, c’è chi se la tiene nel taschino dei jeans e chi la tira fuori. Io ogni tanto la tiro fuori ma mi capita anche di sedermici sopra e poi quando là sotto inizia a dare fastidio bisogna cambiarla di posto. E’ un po’ una questione di scorci, a volte si vede bene a volte si vede male, a volte te la mostrano meglio di quanto non sia, altre volte devi spostare gli attrezzi da davanti per vederla bene; per restare poi nella culla della retorica mi immagino anche che si tratti di sensibilità. C’è chi ce l’ha per tagliare dritte le siepi e chi per immortalare nature che poi diventano morte. Io in genere preferisco il dono dei primi, almeno mi fanno vedere di là. Le animazioni e i video che faccio nascono appunto da una semplice voglia di far camminare delle immagini su un pensiero nascente e su delle musiche già nate, con il presupposto che tutte queste cose insieme rendano possibile niente di meno che una piccola “sospensione del giudizio”.

3. Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Mi ispiro molto a quello che leggo, ma non lo faccio apposta e soprattutto non escludo quasi nulla, le confezioni di shampoo che parlano in prima persona possono riserbare migliori sorprese rispetto ai Cattivi Pensieri di Paul Valèry per esempio. Non è vero. Ma quasi. Intendo dire che è tutta una questione di taglia e cuci di immagini e suoni e parole che insieme fanno un buon cartoccio di fritto misto, se ora però facessi dell’autoanalisi mi semplificherei inutilmente e il microscopio renderebbe irriconoscibile quello che ho messo sul portaoggetti. Mi piace molto la poesia, ne leggo e ci scrivo ma vorrei saperne molto di più per poterne anche dire. Purtroppo ogni tanto mi imbambolo davanti a un qualche esercizio di verbo di Tartaglia o a una qualche scrittina di Salvo Basso e mi dimentico del malloppo delle cose che ancora non so. In molto breve e sempre un po’ retorico -come mondo vuole, mi arricchisce chi mi fa vedere in modo completamente diverso ciò che vedo quotidianamente.

4. Quali sensazioni vuoi comunicare attraverso le tue opere?

Sono impreparatissima. Quelli che la sanno lunga dicono che con le etichette delle bottiglie non ci si ubriaca né ci si disseta quindi preferisco e suggerisco di bere e basta. Il buffo è che cerchiamo le emozioni e se no le costruiamo, desideriamo perdere la testa e farla perdere, sconvolgere ed essere sconvolti e tuttavia, qua e là, c’è effettivamente la necessità fisiologica di perdere la testa, di formare immagini fantasiose, quindi in qualche modo, spero anche io di fornirne qualcuna e chi la intuisce è solo uno che ha fortuna nel gioco delle associazioni; ci sono molti richiami ad altre cose nei miei video, se uno se ne accorge magari trova anche un senso ma te lo dice pure Vasco Rossi che non ha senso -e non è neanche uno che mi fa perdere la testa, ecco. Penso piuttosto a quello che vorrei sentire io dalle opere degli altri. Il dito di uno sconosciuto nel naso può essere un’idea più o meno chiara. Dev’esserci in qualche modo una botta, poi via, oppure ci si riflette. Ecco, vorrei che funzionasse così ma non so se ho premuto il bottone giusto.

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ottobre 19, 2010 0

Vis-à-vis #32: Luisa Montalto

pubblicato da Alessia in Artisti, Grafica, Illustrazione, Interviste, Pittura

Giovane, cagliaritana ma romana d’adozione, grande sognatrice: è la protagonista dell’appuntamento di oggi con vis-à-vis. Sensibile a tematiche delicate (ha partecipato all’esposizione Children no more, sui diritti dei bambini) ma capace anche di grande ironia e divertimento…questa è Luisa Montalto e attraverso le nostre domande ve la faremo conoscere meglio…

Chi è Luisa Montalo? Dove e quando è nata? E dove si trova ora?

Sono Nata casualmente a Cagliari il 14/04/1974 ,ma vivo a Roma, anche se poco stabilmente da oltre 12 anni, mi considero decisamente romana.

Qual è stata la tua formazione e come ti sei avvicinata all’arte in generale e al genere che pratichi in particolare?

Mi sono laureata a “La Sapienza” di Roma in scienze umanistiche, la passione per il disegno ce l’ho da sempre, si è naturalmente trasformata in passione per l’arte, ogni espressione artistica mi ha appassionata, ma la cultura Giapponese e la sua interpretazione del Pop dal momento in cui l’ho incontrata non mi ha mai lasciata. Come artista sono un’autodidatta, credo questo mi abbia dato una certa libertà nell’uso delle tecniche.

Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Nonostante mi impegni a visitare quanti più musei, mostre e manifestazioni artistiche possibile, la mia ispirazione può essere tanto una bella stampa trovata per caso in un mercatino, l’intuizione di un artista affermato, un blog quanto una rivista o un libro. Non so mai da dove possa arrivare. Mi piace moltissimo lasciarmi stupire.

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settembre 15, 2010 0

Vis-à-vis #30: Elisa Anfuso

pubblicato da Alessia in Artisti, Grafica, Pittura

L’estate volge al termine e noi siamo di nuovo qui, pronti e carichi, per un altro anno insieme ricco di eventi e nuove giovani proposte dal mondo dell’arte per continuare ad animare le giornate che verranno. Art Rehab riprende il suo percorso con l’inmancabile rubrica Vis-à-vis che quest’oggi presenta Elisa Anfuso, artista catanese che con le sue opere ci presenta un mondo di favola, ricco di sorprese, storie di sogno fatte di origami, fili che si intrecciano tra la vita di tutti i giorni, scene ad un unico atto spunto di riflessione. Vediamo di conoscerla un pò meglio.

Chi è  Elisa Anfuso? Dove e quando è nata? E dove si trova ora?

Sono nata a Catania nel 1982 e vivo e lavoro ancora qui. Magari un giorno andrò via. Ho un animo tendenzialmente “crepuscolare” e so che starei meglio in città come Torino, o Praga, meno assolate, più decadenti.

Qual è stata la tua formazione e come ti sei avvicinata all’arte in generale e al genere che pratichi in particolare?

L’arte mi è sempre sembrato il modo più naturale per dare un senso e un ordine ad ogni cosa. Per essere consapevole. Non ricordo un momento, un incontro, un aneddoto che abbia segnato l’inizio del mio percorso artistico. E’ come se sapessi sin dall’inizio cosa avrei voluto fare. In tutti i ricordi d’infanzia mi vedo mentre disegno, ad ogni ricorrenza il regalo era sempre una scatola nuova di colori. Nessuna scelta, ho solo dovuto un po impormi nei confronti di chi aveva altri progetti per me, ma la mia strada è sempre stata chiara: l’Istituto d’Arte, l’Accademia di Belle Arti, il Master, diversi stage di pittura e fotografia e poi l’incontro col mio gallerista, che mi segue da anni e mi ha sempre dato grande fiducia.

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aprile 13, 2010 1

Ibridi. Truly Design allo Spazio Azimut di Torino

pubblicato da Sara in Artisti, Grafica, Illustrazione, Mostre, Pittura, Street art

Cosa succede quando i graffiti incontrano la grafica, la pittura e l’illustrazione? Per saperlo basta andare a Torino tra il 6 maggio e il 6 giugno, recarsi presso lo Spazio Azimut di Piazza Palazzo di Città 8 e visitare “Ibridi”, mostra antologica di Truly Design. Dietro questo pseudonimo se ne nascondono altri quattro: Mach505 (Marco Cimberle), Mauro149 (Mauro Letterio Italiano), Ninja1 (Rocco Emiliano Fava) e Rems182 (Emanuele Ronco).

Le loro strade si sono incrociate negli anni dell’adolescenza grazie alla passione per i graffiti e la street art. Oggi Truly Design è uno studio grafico, con sede a Torino, che realizza lavori su commissione e progetti indipendenti, tutti comunque caratterizzati dal senso di condivisione delle singole creatività e specificità artistiche in vista di un obiettivo comune.

“Ibridi” raccoglie 56 opere, di cui 26 mai esposte in Italia, strutturate attraverso 6 progetti espositivi: i Tarocchi, ispirati alle 78 carte e realizzati in digitale, poi stampati in serie limitata su carta da acquerello; Interior Design, 13 disegni ad acrilico e penna biro su una base di tela stampata, un viaggio tra le paure e le speranze di ogni artista, analizzate attraverso ritratti fotografici completati da illustrazioni allegoriche autobiografiche (particolarmente interessante l’idea di rendere le speranze come “autoritratti di mani, strumenti primari con cui viene costruita la propria vita mentre gli autoritratti dei piedi parlano di ciò che, con disprezzo, si vorrebbe evitare”).

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febbraio 15, 2010 0

Le icone femminili di Francesco D’Isa alla galleria Miomao di Perugia

pubblicato da Alessia in Artisti, Digital art, Grafica, Mostre, Pittura

locandinaperugia3A soli ventinove anni, fiorentino d’origine, Francesco D’Isa ha già conquistato con le sue opere buona parte del mondo conosciuto esponendo, con successo, in Europa ed in America, in Asia ed in Russia. Senza tralasciare alcune eserienza possibile, si è cimentato nel disegno di moda e nel fumetto, è redattore, webdesigner, filosofo e creatore di incantevoli creature.

Mix tra arte digitale e grafica, dalla sua creatività nascono moderne dee, ammalianti, ingannevoli fate surreali stagliate su scenari nouveau, pin up mutilate restano affascinanti negli atteggiamenti lascivi; tra la ricercatezza klimtiana, le icone pop e un pizzico di follia contemporanea, D’Isa regala allo spettatore una galleria di giovani donne che sembrano uscite dai fumetti di Moebius, aliene umanoidi avvolte ed addolcite dagli sfondi di broccato.

La Galleria Miomao di Perugia presenta, fino al 6 Marzo, per la prima volta in Italia, con l’esposizione Eros e Civiltà,una cospicua selezione di tutte le opere prodotte dall’artista, imperdibile ed irripetibile evento a cui non mancare.

Per aggiungre un pò di pepe alla questione Francesco D’Isa dal 2007 ha intrapreso una collaborazione con il mondo dell’hard creando il collettivo Pornsaints, facendo diventare sue muse e modelle molte star dell’hard internazionale.

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dicembre 9, 2009 0

Le muse di eLenik al Cargo di Roma

pubblicato da Alessia in Artisti, Disegno, Grafica, Illustrazione, Mostre, Pittura

Ha uno stile fresco ed accattivante, che rapisce lo sguardo in quel roteare di colori che danno vita a donnine dagli occhioni sgranati, allibiti, trasognati, dalle teste sproporzionate attaccate a gracili corpi, sorridenti ma molto più spesso imbambolate che non passano di certo inosservate. Sono festose nelle cromie sgragianti, surreali nelle ambientazioni tanto nelle illustrazioni quanto nelle opere pittoriche di questa giovane artista, in arte Elenik, all’anagrafe Elena Boccoli; visione alternativa di quella bellezza fatale che da troppo la fa da padrona nella odierna cultura estetica e visiva, si impone come una ironica parodia della femminilità, un consiglio, forse, a non prendersi troppo sul serio ma godersi la vita scrollandosi di dosso tanti pesi inutili e vivere con più leggerezza.

E’ diretta, comunicativa e “semplice” proprio come nella sua prima, e forse più importante esposizione personale, quella sul frigo della zia Angela.

Fino al 28 Dicembre al Cargo di Via del Pigneto 20 (Roma).

Divertente e spassosa!!! Per ridere di noi e con noi!!!!

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dicembre 3, 2009 0

Arturo. Doppio appuntamento

pubblicato da Sara in Artisti, Eventi, Grafica, Illustrazione, Mostre

“Lustri di lastre” è ancora in corso (avete tempo fino a domenica 6 dicembre per visitarla) ma Arturo non si riposa. Due sono infatti gli appuntamenti ai quali Amalia, Bernadette, Cecilia, Elena e Irene vi invitano. Il primo è previsto per le ore 19 di oggi con l’inaugurazione della mostra (e annesso mercatino) presso Sard Wonder, in via dei Volsci 5, nel quartiere San Lorenzo di Roma.

Il secondo, “Apres-midi chez Arturo” è una sorta di originale studio-visit della durata di tre giorni: dall’8 al 10 dicembre, dalle 12 alle 24, Arturo apre le sue porte in via dei Piceni 11 per mostrarsi “in tutto il suo splendore” con una mostra, un mercatino e una merenda natalizia a base di mandarini, castagne e vino. Un piacere per gli occhi e per il palato.

Sia la mostra da Sard Wonder che “Apres-midi chez Arturo” sono su Facebook.

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novembre 17, 2009 0

I Lustri di lastre di Arturo in mostra da Fusolab

pubblicato da Sara in Animazione, Artisti, Grafica, Illustrazione, Mostre

A dispetto del maschile singolare, dietro Arturo si nascondono ben cinque donne che rispondono ai nomi di Amalia, Bernadette, Cecilia, Elena e Irene e Arturo è anche lo studio creativo che le riunisce al numero 11 di via dei Piceni nel quartiere San Lorenzo a Roma.

Ma Arturo (che è anche su Myspace) non è solo un luogo, è soprattutto grafica, illustrazione e animazione, è immagine e colore, il tutto declinato in forme varie dettate dai cinque diversi linguaggi che ciascuna delle loro menti e delle loro mani esprime e mette in condivisione con le altre. Niente è uguale a se stesso nel mondo di Arturo, ogni prodotto realizzato è unico e risponde alle esigenze creative delle autrici e ai desideri del cliente.

Accanto al ricco portfolio, fatto di loghi, locandine, illustrazioni, animazioni, biglietti da visita, immagini coordinate, decorazioni, ritratti, incisioni, stampe calcografiche etc, Arturo realizza anche le “sgorbie”, capi d’abbigliamento personalizzati a mano attraverso la tecnica della linoleografia, ovvero incisioni su linoleum che permettono di ottenere tratti sintetici e fortemente espressivi nello stesso tempo. Anche in questo caso si tratta naturalmente di pezzi unici, un po’ come portarsi addosso un’opera d’arte.

Sono sicura che tutto questo vi ha incuriosito, quindi vi invito a visitare “Lustri di lastre”, mostra di incisioni su zinco e rame che Arturo inaugurerà venerdì 20 novembre alle 19.00 presso Fusolab, in via Giorgio Pitacco 29 a Roma, e che potrete visitare fino al 6 dicembre.

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novembre 14, 2009 0

Artisti emergenti, una passione comune

pubblicato da Sara in Artisti, Fotografia, Grafica, Web

comboL’articolo di oggi, un po’ diverso dal solito, è dedicato alla segnalazione di due siti che con Art Rehab condividono il desiderio di dare visibilità ad artisti emergenti. Italiano il primo, inglese il secondo, iMag e Imaginary Zine sono simili anche nel nome.

IMag è una rivista online e come tale si occupa di arte, cinema, scrittura, musica. Nel nome contiene diverse chiavi interpretative del suo impegno: innanzitutto la centralità dell’Io dell’artista, l’attenzione verso la sua creatività  e verso l’immaginazione che ne è il cuore pulsante. IMag si può scaricare in formato pdf, ma anche leggere online o in versione cartacea, ordinandone una copia. La sezione più consistente del magazine online è quella dedicata alla fotografia, con le categorie: Fotografi contemporanei, Giovani fotografi, Grandi maestri e Notizie.

All’interno del sito c’è poi la sezione Flickr Friends, che raccoglie una selezione dei migliori scatti pubblicati dai membri del gruppo, presente nel famoso social network Flickr, come luogo di confronto e diffusione delle opere. Fondamentale è la partecipazione degli artisti, che possono richiedere un articolo completo contattando iMag ed inviando il materiale più rappresentativo: se considerato interessante questo verrà pubblicato.

Ancora Flickr è al centro di Imaginary Zine, incentrato esclusivamente sulla fotografia con l’intento di mostrare l’opera di fotografi giovani, emergenti e di talento. Ogni pubblicazione è pensata in modo tale da far sì che le diverse immagini si completino a vicenda e costituiscano una sorta di corpus narrativo.

Non c’è limite per ciò che riguarda i soggetti e la selezione avviene, anche in questo caso, sulla base delle submissions, ovvero dei lavori presentati dai fotografi emergenti all’interno del gruppo Flickr, oppure attraverso le email inviate direttamente ai curatori del progetto. Imaginary Zine preferisce temi “romantici” come la nostalgia, la memoria, il sogno, la fantasia o comunque tutto ciò che è legato al tema dell’immaginario, preferisce le foto da pellicola, non ama i dittici e la fotografia di moda.

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