Archivia per ‘Pittura’

settembre 16, 2012 0

Vis-à-vis 34#: Barbara Bonfilio

pubblicato da Alessia in Artisti, Eventi, Interviste, Mostre, Pittura

Vi siamo mancati? Speriamo proprio di si perchè dopo quasi un anno sabbatico (non proprio riposante) Artrehab è pronto per tornare in pista. E cosa c’è di meglio se non ripartire presentandovi una giovane artista di talento, eclettica e con le idee molto chiare. Naturalmente predisposta all’arte alla quale si avvicina con curiosità fin da piccola, Barbara Bonfilio ama comunicare con immagini e parole…l’effetto? Suggestivo ed accattivante…valutate voi stessi!! Buona lettura…

1. Chi è Barbara Bonfilio? Dove e quando è nata? E dove si trova ora?

Salve, mi presento: sono una pittrice del terzo millennio. Sono nata in un bellissimo paese sul mare, Belvedere Marittimo, nel 1969. Sono una girovaga, mi piace avere più posti dove vivere, adesso vivo tra S. Agata di Esaro nel Parco Nazionale del Pollino e Torino.

2. Qual è stata la tua formazione e come ti sei avvicinata all’arte in generale e al genere che pratichi in particolare?

Fin da piccola ho avuto una predisposizione naturale per il disegno ed il colore. Piccolo aneddoto: ero solita disegnare con le dita nell’aria. Sono innamorata della pittura da sempre, assecondando un’urgenza interiore mi sono iscritta e diplomata all’Accademia Albertina di Torino, solo allora ho preso veramente coscienza del percorso intrapreso e della mia ricerca artistica. Come dicevo amo la pittura, in particolar modo quella realista figurativa, che è quella che poi creo. Non ricordo un momento particolare nel quale mi sono innamorata della pittura figurativa, forse quando da piccola sfogliavo i libri d’arte, tra Botticelli, Vermeer e Frida Kahlo.

3. Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Mi ispiro alla letteratura, alla società, alla politica, alla vita, alle cose che amo insomma. Mi piace tantissimo leggere e ho, infatti, realizzato una serie di dipinti ispirandomi al mio romanzo preferito: 1984 di George Orwell.

4. Quali sensazioni vuoi comunicare attraverso le tue opere?

Bellezza, stupore misto ad un momento di riflessione sui problemi che mi sono cari  quali lo sfruttamento  degli animali, l’uso indiscriminato della “nuova scienza” che ha dato vita , ad esempio, ai cibi ogm che nessuno sa sono già presenti sulle nostre tavole e sono molto nocivi per la nostra salute o , ancora,  l’uso da parte del potere della censura, ecc. ecc..Semplicemente aprire una finestra senza veli sulla moltitudine della realtà che non può lasciarci indifferenti.

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dicembre 22, 2011 0

BASE premia la creatività

pubblicato da Alessia in Artisti, Concorsi, Design, Eventi, Fotografia, Grafica, Illustrazione, Installazione, Mostre, Pittura, Scultura, Videoarte

LEGAMI di Agnese Laguzzi del Liceo Artistico Statale Casorati di Quarona (Vc) è il video che ha vinto il primo premio per la “Video Art“; TRAVELLING ART, realizzato dagli allievi della Facoltà delle Belle Arti dell’Università Politecnica di Valencia è il flipbook che ha vinto il primo premio per la categoria “Arti Figurative“; TAPALCA di Mariangela Zasa dello IED di Roma è un tappeto modulare che ha vinto il primo premio per la categoria “Fil Art“; CONGEGNO DI CONOSCENZA di Serena Scopini, dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, è l’installazione che ha vinto il primo premio per la categoria “Design“.

Sono queste le opere vincitrici della terza edizione della Biennale d’Arte degli Studenti Europei. Ai giovani, che hanno vinto anche premi in denaro, è stata consegnata una medaglia della Presidenza della Repubblica. La cerimonia si è svolta nella sala di Santa Marta a Piazza del Collegio Romano, a Roma. La Biennale, che rappresenta l’appuntamento più atteso per gli studenti europei che hanno scelto di puntare sull’arte e sulla creatività, ha visto quest’anno la partecipazione di numerose scuole da tutta Europa. Le opere valutate sono state circa 80, quelle selezionate una trentina, tutte esposte, dal 17 al 21 dicembre alla Sala Santa Marta di Piazza del Collegio Romano.

LEGAMI è un video realizzato attraverso un montaggio di fotografie, elaborate graficamente, basato sulla tecnica del “passo uno”, che consiste nel montaggio di fotogrammi che se riprodotti creano l’effetto di movimento filmato. La musica è stata creata appositamente per mantenere il ritmo e per trasmettere il senso gioioso del video.
TRAVELLING ART, è il Flipbooks realizzato da 46 allievi della materia “Fundamentos de la Animación” che hanno fatto un’analisi delle foto esposte nella mostra internazionale di Fotografie realizzate con il cellulare. Il progetto Travelling Art lascia vuole mostrare il movimento incessante che si percepisce tra le linee della metro o degli autobus. Una comunicazione di un viaggio che è sia interiore sia esteriore.
Un lavoro che vuole creare una linea di comunicazione artistica multiculturale, dove il dialogo visuale tra i pittori, fotografici, scultori, disegnatori, ecc. di diversi paesi costruisce le base d’interscambio culturale.
TALPACA è un tappeto modulare per grandi e piccini, può variare di dimensione piegandolo e arrotolandolo, da letto si trasforma in cuscino e in tappeto gioco per bambini. Le misure possono variare dagli 80×80 come cuscino o tappeto gioco a 183×123x38 come letto. Anche i colori possono variare in relazione al gusto personale. Il feltro è il materiale predominante del prodotto. E’ stato scelto sia per un fattore estetico sia per motivi pratici. Esso infatti permette l’isolamento termico dal suolo, è morbido, confortevole al tatto e piacevole alla vista.
CONGEGNO DI CONOSCENZA, è una rete in ferro e pietre naturali di dimensioni variabili.

Gli altri vincitori sono stati: Categoria “Arti figurative“: IL FILO ROSSOinstallazione pittorica realizzata da Stefania Del Grande della Scuola d’Arte Ornamentale del Comune di Roma; Categoria    ”Fil- Art“:    T O Y S -   incisione realizzata    da    Enrica    Scimone    Carbone,    dell’ Accademia Linguistica di Belle Arti di Genova; Categoria “Design“: UN FILO DI ECOLOGIA IN PIU‘ – una scultura di tecnica mista realizzata da un gruppo di studenti del Liceo Artistico “Alpino Magnini” di Deruta (PG)

Il progetto della Biennale è realizzato dall’Associazione Enigma

Con il sostegno della Provincia di Roma

Con il patrocinio della Presidenza della Repubblica e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali

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ottobre 19, 2010 0

Vis-à-vis #32: Luisa Montalto

pubblicato da Alessia in Artisti, Grafica, Illustrazione, Interviste, Pittura

Giovane, cagliaritana ma romana d’adozione, grande sognatrice: è la protagonista dell’appuntamento di oggi con vis-à-vis. Sensibile a tematiche delicate (ha partecipato all’esposizione Children no more, sui diritti dei bambini) ma capace anche di grande ironia e divertimento…questa è Luisa Montalto e attraverso le nostre domande ve la faremo conoscere meglio…

Chi è Luisa Montalo? Dove e quando è nata? E dove si trova ora?

Sono Nata casualmente a Cagliari il 14/04/1974 ,ma vivo a Roma, anche se poco stabilmente da oltre 12 anni, mi considero decisamente romana.

Qual è stata la tua formazione e come ti sei avvicinata all’arte in generale e al genere che pratichi in particolare?

Mi sono laureata a “La Sapienza” di Roma in scienze umanistiche, la passione per il disegno ce l’ho da sempre, si è naturalmente trasformata in passione per l’arte, ogni espressione artistica mi ha appassionata, ma la cultura Giapponese e la sua interpretazione del Pop dal momento in cui l’ho incontrata non mi ha mai lasciata. Come artista sono un’autodidatta, credo questo mi abbia dato una certa libertà nell’uso delle tecniche.

Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Nonostante mi impegni a visitare quanti più musei, mostre e manifestazioni artistiche possibile, la mia ispirazione può essere tanto una bella stampa trovata per caso in un mercatino, l’intuizione di un artista affermato, un blog quanto una rivista o un libro. Non so mai da dove possa arrivare. Mi piace moltissimo lasciarmi stupire.

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settembre 27, 2010 0

Vis-à-vis #31: Beatrice Alegiani

pubblicato da Alessia in Artisti, Interviste, Pittura

Vis-à-vis oggi presenta una giovane artista romana, trovata con grande piacere curiosando tra le nuove proposte del Premio Celeste, Beatrice Alegiani. Protagoniste delle sue opere sono le irriverenti quanto ironiche e sorprendenti kokeshi dolls, bamboline in legno della tradizione giapponese, rielaborate e alle quali l’artista dà una vita propria, attraverso la forte caratterizzazione di ognuna di esse.

Seguite la nostra intervista per scoprire questa artista.

Chi è Beatrice Alegiani? Dove e quando è nata? E dove si trova ora?

Sono nata il 28 dicembre del 1972 a Roma, dove tuttora vivo e lavoro.

Qual’ è stata la tua formazione e come ti sei avvicinata all’arte in generale e al genere che pratichi in particolare?

Mia madre è sempre stata una grande appassionata di arte e sin da piccola mi portava in giro per mostre e musei. Mi sono laureata in Architettura, una facoltà che mi ha dato tanto ma che non corrispondeva in toto alle mie aspirazioni. Così nel 2005 ho bussato alla porta di un artista romano che stimavo molto, Danilo Bucchi, e sono stata sua assistente per diversi anni seguendo contemporaneamente corsi di pittura in Italia e all’estero.

Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Anche dettagli o situazioni apparentemente banali possono essere fonte di ispirazione. Anni fa studiando Adolf Loos mi colpì molto come lui si fosse ispirato alla griglia di un tombino per disegnare il ritmo delle bucature della facciata di un suo edificio. Non ho mai dimenticato questa sua attenzione per le piccole cose. Chi è che si ferma oggigiorno ad osservare un tombino???? Credo che l’arte nasca dall’attenzione, l’attenzione al particolare. “Osserva tutto quello che ti circonda con gli occhi curiosi di un bambino”, mi ripeto sempre. Quindi anche una passeggiata per negozi, vedere un film o un videoclip, sfogliare una rivista, possono far parte del mio lavoro. Ovviamente seguo con interesse anche il percorso di artisti, non solo pittori, sia del presente che del passato.

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settembre 15, 2010 0

Vis-à-vis #30: Elisa Anfuso

pubblicato da Alessia in Artisti, Grafica, Pittura

L’estate volge al termine e noi siamo di nuovo qui, pronti e carichi, per un altro anno insieme ricco di eventi e nuove giovani proposte dal mondo dell’arte per continuare ad animare le giornate che verranno. Art Rehab riprende il suo percorso con l’inmancabile rubrica Vis-à-vis che quest’oggi presenta Elisa Anfuso, artista catanese che con le sue opere ci presenta un mondo di favola, ricco di sorprese, storie di sogno fatte di origami, fili che si intrecciano tra la vita di tutti i giorni, scene ad un unico atto spunto di riflessione. Vediamo di conoscerla un pò meglio.

Chi è  Elisa Anfuso? Dove e quando è nata? E dove si trova ora?

Sono nata a Catania nel 1982 e vivo e lavoro ancora qui. Magari un giorno andrò via. Ho un animo tendenzialmente “crepuscolare” e so che starei meglio in città come Torino, o Praga, meno assolate, più decadenti.

Qual è stata la tua formazione e come ti sei avvicinata all’arte in generale e al genere che pratichi in particolare?

L’arte mi è sempre sembrato il modo più naturale per dare un senso e un ordine ad ogni cosa. Per essere consapevole. Non ricordo un momento, un incontro, un aneddoto che abbia segnato l’inizio del mio percorso artistico. E’ come se sapessi sin dall’inizio cosa avrei voluto fare. In tutti i ricordi d’infanzia mi vedo mentre disegno, ad ogni ricorrenza il regalo era sempre una scatola nuova di colori. Nessuna scelta, ho solo dovuto un po impormi nei confronti di chi aveva altri progetti per me, ma la mia strada è sempre stata chiara: l’Istituto d’Arte, l’Accademia di Belle Arti, il Master, diversi stage di pittura e fotografia e poi l’incontro col mio gallerista, che mi segue da anni e mi ha sempre dato grande fiducia.

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maggio 19, 2010 0

nomi | cose | città – Mariateresa Marino | Francesco Viscuso | Sabrina Ortolani, a cura di Art Rehab

pubblicato da Sara in Artisti, Fotografia, Mostre, Pittura

Quarta collaborazione tra Art Rehab e Laboratorio51, con lo scopo di proporre ancora una volta un incontro con l’arte emergente.

“nomi | cose | città”, un titolo semplice che riporta alla memoria un gioco fatto di penne e fogli di carta. La regola vuole che per ciascuna lettera dell’alfabeto si debba inserire nella griglia delle categorie una parola che abbia quell’iniziale. Ma, in questo caso, la dimensione ludica rappresenta solo il pretesto leggero per introdurre il lavoro di tre giovani artisti romani (di nascita o di adozione) chiamati a fornire con le loro opere una soluzione al gioco: ai “nomi” corrispondono i ritratti dipinti da Mariateresa Marino, alle “cose” le composizioni fotografiche a metà fra dada e surrealismo realizzate da Francesco Viscuso, alle “città” le grandi tele urbane di Sabrina Ortolani.

Mariateresa Marino, nata a Taranto nel 1983, è interessata a restituire un volto ai protagonisti della storia dell’arte, di cui si tende a conoscerne le opere, trascurandone la dimensione umana. Realizzati con vari media, i suoi ritratti sono privi di disegno preparatorio e trovano concretezza nel loro farsi, traducendosi quasi in materia vivente.

Francesco Viscuso, nato a Catania nel 1981, è autore di opere plausibili di molteplici chiavi di lettura, che fondono il piano della realtà con quello della surrealtà. Non semplice fotografia ma intervento e manipolazione sulla e dell’immagine. Per questa occasione presenta fotografie di “nature silenti” caratterizzate da una vena di sottile ironia.

Sabrina Ortolani, nata a Roma nel 1975, individua nelle periferie urbane, nelle fabbriche, nelle macchine da lavoro e nei rottami i soggetti più congeniali per esprimere la propria cifra artistica e per restituire un’immagine del nostro tempo. Le sue grandi tele ci mostrano una città silenziosa e imponente, presente eppure distratta, come il nostro sguardo.

Curatori: Alessia Cervelli, Sara Feola

Il 28 maggio il vernissage avrà inizio alle ore 19 con un piacevole aperitivo curato da Laboratorio51.

L’esposizione è visitabile fino a giovedì 3 giugno.

Laboratorio51 è in Via degli Ausoni 47 (San Lorenzo).

Per informazioni:

www.artrehab.netinfo@artrehab.net oppure laboratorio51@mail.com

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aprile 29, 2010 1

Vis-à-vis #23: Valentina De’ Mathà

pubblicato da Sara in Artisti, Disegno, Fotografia, Installazione, Interviste, Pittura, Scultura

Torna, dopo una lunga pausa, l’appuntamento di Art Rehab con le interviste. Stavolta abbiamo raggiunto Valentina De’ Mathà, artista abruzzese che dopo una parentesi romana ha scelto la Svizzera come luogo in cui coltivare la sua ricerca. Dalla scultura alla fotografia, dal video all’installazione passando per la pittura, il linguaggio di Valentina De’ Mathà è articolato e complesso. Il nostro incontro a distanza aiuta a comprenderlo meglio.

Chi è Valentina De’ Mathà? Dove e quando è nata? E ora dove si trova?
Sono nata ad Avezzano, in provincia di L’Aquila nel 1981 ed ho vissuto a Roma, Trastevere,  fino ad un paio di anni fa. Ora abito in Svizzera.

Qual è stata la tua formazione e come ti sei avvicinata all’arte?
Quello che mi ha sempre affascinata è il momento creativo, la creazione delle cose, il fare, spesse volte tralasciando il risultato finale. Sicuramente il mio primo approccio è stato più tattile e olfattivo che visivo. Sono sempre stata attratta e assolutamente sedotta dai colori e dai loro odori, dalla possibilità di plasmare la materia… Ho cominciato a dipingere e a modellare le mie prime figure con l’argilla all’età di 5 anni e da allora non ho più smesso. A 11 anni invece ho cominciato con la fotografia. Ho iniziato l’ISA studiando “Moda e Costume” e continuando con l’indirizzo “Metalli e Oreficeria”, poi ho proseguito i miei studi sulla moda presso l’Università La Sapienza di Roma frequentando il corso di “Scienze della Moda e Costume”. Nel mentre ho approfondito  la scultura, la fotografia, ho studiato sceneggiatura cinematografica, incisione… Ho frequentato anche un corso per curatrici di mostre con Ludovico Pratesi e a Roma sono stata per un breve periodo assistente di un artista molto importante al quale mi avvicinai per il suo modo di usare i colori, ma poi la mia ricerca artistica mi ha portata a seguire un percorso molto diverso.

Quali sono le tue fonti di ispirazione? Chi i tuoi maestri?
Lavoro sulla materia che prende forma da sé, sulla trasformazione delle cose, l’eterno mutamento, il dinamismo della metamorfosi , sui processi, su quel che sta nel mezzo, su ciò che è e sta divenendo, sui pieni e i vuoti della vita: metafore delle relazioni interpersonali. Creo tensioni, dissonanze in cui cerco di far coincidere esteriorità e interiorità, contrazione ed espansione in bilico tra la forma e l’informe. Lavoro sulla nascita e la gestazione dei pensieri, che si evolvono come schemi frattali che a volte si spezzano e prendono direzioni diverse, altre volte si avvitano su se stessi, altre volte ancora sfuggono da loro stessi nello spazio.

(dopo il salto, una galleria di immagini)

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aprile 13, 2010 0

Roma incontra Parigi a San Lorenzo

pubblicato da Alessia in Artisti, Eventi, Fotografia, Mostre, Performance, Pittura, Scultura, Street art

Dal 14 al 18 Aprile Parigi è di casa a Roma con una settimana di arte, cultura e dibattiti che consolida il gemellaggio tra il Municipio Roma III  e la Mairie del XIII Arrondissement, giunto al suo decimo anniversario. Numerosi gli eventi imperdibili; “Le jours de france à Rome” si apre con il Concerto straordinario dell’Orchestra Sinfonica di Roma presso l’Aula Magna dell’Università La Sapienza, entrando nel vivo giovedì 15 aprile con l’inaugurazione dell’attesa mostra “Nati per strada tra Roma e Parigi. I muri urlanti di San Lorenzo“  presso gli spazi del Pastificio Cerere in cui protagonisti saranno gli scatti della fotografa Nathalie Biet, in un racconto personale sulla street art e su ciò che intorno ad essa si muovo.

La “questione writer” è il tema portante di questa manifestazione culturale e viene ulteriormente affrontato con l’evento Wall-Painting giornata dedicata al recupero “artistico” e alla riqualifica del muro, proprietà dei Cavalieri di Colombo, in Via degli Ausoni, da parte di street artists tra i più noti a livello nazionale come Hogre, Lucamaleonte, Omino, in collaborazione con il locale Laboratorio51 e curato dall’artista Gino Ruggeri, del quale, all’interno del locale, sarà possibile visitare Opinionated, sua mostra personale. Via degli Ausoni, inoltre, diventerà, nei giorni 17 e 18, zona pedonale ed ospiterà un mercato d’arte in cui saranno presenti numerosi pittori, scultori e fotografi con le loro opere.

Numerosi anche gli incontri letterari che avranno luogo presso la Casina dei Pini in Via di Villa Massimo sabato 17 aprile dalle 18:00.

Le giornate francesi si concluderanno con il concerto dei Cori di Arts Academy presso la Basilica di San Lorenzo Fuori le Mura.

Programma completo.

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aprile 13, 2010 1

Ibridi. Truly Design allo Spazio Azimut di Torino

pubblicato da Sara in Artisti, Grafica, Illustrazione, Mostre, Pittura, Street art

Cosa succede quando i graffiti incontrano la grafica, la pittura e l’illustrazione? Per saperlo basta andare a Torino tra il 6 maggio e il 6 giugno, recarsi presso lo Spazio Azimut di Piazza Palazzo di Città 8 e visitare “Ibridi”, mostra antologica di Truly Design. Dietro questo pseudonimo se ne nascondono altri quattro: Mach505 (Marco Cimberle), Mauro149 (Mauro Letterio Italiano), Ninja1 (Rocco Emiliano Fava) e Rems182 (Emanuele Ronco).

Le loro strade si sono incrociate negli anni dell’adolescenza grazie alla passione per i graffiti e la street art. Oggi Truly Design è uno studio grafico, con sede a Torino, che realizza lavori su commissione e progetti indipendenti, tutti comunque caratterizzati dal senso di condivisione delle singole creatività e specificità artistiche in vista di un obiettivo comune.

“Ibridi” raccoglie 56 opere, di cui 26 mai esposte in Italia, strutturate attraverso 6 progetti espositivi: i Tarocchi, ispirati alle 78 carte e realizzati in digitale, poi stampati in serie limitata su carta da acquerello; Interior Design, 13 disegni ad acrilico e penna biro su una base di tela stampata, un viaggio tra le paure e le speranze di ogni artista, analizzate attraverso ritratti fotografici completati da illustrazioni allegoriche autobiografiche (particolarmente interessante l’idea di rendere le speranze come “autoritratti di mani, strumenti primari con cui viene costruita la propria vita mentre gli autoritratti dei piedi parlano di ciò che, con disprezzo, si vorrebbe evitare”).

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marzo 31, 2010 0

Ultimi giorni per il Premio Combat

pubblicato da Sara in Artisti, Concorsi, Pittura

Mancano pochissimi giorni alla scadenza del bando relativo al Premio Combat. Avete tempo fino al 3 aprile per partecipare con una o più delle vostre opere. Due le sezioni (Under 50, per tutti gli artisti italiani e stranieri nati dal 1960 in poi e operanti in Italia, e Studente, rivolta agli studenti under 25 nati a partire dal 1985 iscritti a Licei Artistici, Istituti d’Arte, Accademie di Belle Arti pubbliche o private in Italia).

A parte il genere, quello della pittura, l’unico ammesso al concorso, nessun limite per quanto riguarda le tecniche. A livello di dimensioni, le opere non dovranno superare i 2 m di lato. Doppia modalità di partecipazione (invio postale o online) e pubblicazione sul sito del concorso di una scheda personale per ogni artista, contenente cenni biografici, opera in concorso e altre due opere di supporto (selezionate dall’autore e facoltative).

Francesca Baboni, Stefano Taddei, Alice Barontini, Alessandro Romanini, Micòl Di Veroli e Cecilia Antolini sono i componenti della giuria artistica che selezionerà 80 opere finaliste (65 per la sezione Under 50 e 15 per la sezione Studente) per la realizzazione di una collettiva che si svolgerà dal 7 al 16 maggio. Sabato 15 maggio saranno proclamati i vincitori delle due sezioni; domenica 16 maggio è la volta del Premio della Giuria Popolare.

I premi saranno così suddivisi: € 6000 al vincitore premio under 50, € 2000 al vincitore premio studente. Modalità di voto e premiazione del Premio Giuria Popolare saranno resi noti prima della fase finale.

Il bando completo è visionabile qui.

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