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settembre 19, 2009 0

Punk Surrealism. Appuntamento al Laboratorio 51 di San Lorenzo a Roma

pubblicato da Sara in Artisti, Fumetto, Illustrazione, Mostre, Pittura, Street art

24settOK front RGBL’illustrazione, il fumetto, lo stile dei tattoo, la musica: ci sono tutti gli ingredienti per prepararsi a “Punk Surrealism”, evento espositivo curato da Elsewhere factory presso il Laboratorio 51 di San Lorenzo. Dalle 19 del 24 settembre fino al 1°ottobre sarà possibile vedere i lavori di Riot Queer, Sicks, Gianni Lancellotti, Luigi Alieni e Valerio Pierbattista.

Il movimento italiano denominato Punk Surrealism nasce all’interno dell’omonima associazione culturale, dalla mente e dal cuore di Riot Queer, all’anagrafe Emiliano, illustratore e grafico romano che elabora, dopo gli studi, uno stile pittorico basato su una fusione tra arte messicana, fumetto indipendente americano, tatuaggio, feticismo, horror punk e cinema splatter. Emiliano ha collaborato con varie fanzine italiane (creandone una, Psychozine), gruppi punk e hardcore, etichette indipendenti americane, case editrici ed ha esposto in contesti nazionali e non.

Accanto a lui nella fondazione del movimento e nella creazione di Psychozine c’è Sicks, nome d’arte per Silvia Franchi, che ha avuto modo di esporre in vari contesti e che di recente ha abbandonato la pittura per darsi all’illustrazione, esperienza che le permette di lavorare nell’ambito della musica indipendente.

Nel movimento del Punk surrealism rientra, con il nome di The Seventh Life, anche Gianni Lancellotti. Formatosi come illustratore alla Scuola di Comics, presto si è allontanato dagli insegnamenti ricevuti per seguire un cammino artistico più astratto e indipendente. All’attività espositiva affianca anche lui la collaborazione con varie riviste italiane e band.

Luigi Alieni proviene da un background più “classico”: Accademia di belle arti, Accademia di moda e costume, corsi di pittura, scultura e ceramica ma anche Scuola per tatuatori. Da questa fusione di spunti nasce uno stile, il suo, che affonda le mani nelle tecniche e nei materiali più vari. Infine Valerio Pierbattista, che tratta con tinte sgargianti temi irriverenti quali la morte, il sesso, la tragedia ma anche il successo e lo fa con un linguaggio vicino alla pop art, all’espressionismo astratto e alla street art. E alla street art deve gli strumenti del mestiere: acrilici, spray e smalti.

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