Post Taggati ‘astrazione’

aprile 17, 2009 0

Networks. Andrea Sala alla galleria Schiavo Mazzonis di Roma

pubblicato da Sara in Artisti, Gallerie, Scultura

1“Networks” è il titolo della personale di Andrea Sala che la galleria Schiavo Mazzonis ospita fino al 13 maggio nei suoi spazi  romani. Lavorando sul fascino esercitato dalle prime trasmissioni televisive e rielaborando in chiave artistica gli strumenti tecnologici e pratici indispensabili alla stessa diffusione dei programmi, come le antenne e gli speaker, Andrea Sala trasferisce in una galleria quello che si definisce in gergo “network”, tramutandolo in una rete di opere autonome ma legate fra loro.

Risultato di questa trasposizione sono sculture astratte in materiali vari, dal ferro alla resina acrilica, dall’acciaio al plexiglas, pensate appositamente per gli spazi della galleria, dense di rimandi non solo alla televisione ma anche al cinema e all’arte.

“Trovare una nuova immagine in una forma esistente e scoprire una potenzialità diversa all’interno di un oggetto sono aspetti fondamentali del mio approccio” si legge nella scheda personale dell’artista, interessato quindi alla ricollocazione delle forme in nuovi contesti. Una sorta di più complesso ready made.

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aprile 2, 2009 0

Vis-à-vis #7: Jonathan Luckhurst

pubblicato da Sara in Artisti, Fotografia

magh mela I

Ventinove anni, diversi premi e pubblicazioni all’attivo. E’ Jonathan Luckhurst, sensibile fotografo canadese, autore di scatti che conservano l’essenza della realtà attraverso il rifiuto della pianificazione. Una tecnica tradizionale, quella della camera oscura, unita alla scelta del bianco e nero, che insieme rendono evocativa ogni scena, sfumando i contorni e catturando emozioni. A ciò si aggiunge il rifiuto della fotomanipolazione digitale e il ritocco del negativo  volto a produrre effetti astratti e pittorici, estremamente poetici.

La serie “Beyond the Silhouette”, scomoda riflessioni filosofiche inerenti alla ricerca del sé. I soggetti sono profili umani indefiniti e collocati in ambientazioni e contesti altrettanto incerti. Il tutto sembra evaporare e dissolversi, emulando i sentieri del pensiero che si disperdono rivelando, spesso, la propria inconcludenza. Dopo il salto il resto dell’intervista e le altre immagini.

Qual è stata la tua formazione e come ti sei avvicinato alla fotografia?
Ho una laurea scientifica in genetica e non mi sono accostato alla fotografia fino alla laurea, sette anni fa. Tutte le mie doti in fatto di fotografia le ho sviluppate da autodidatta; riconosco il valore degli istituti d’arte ma ho deciso di imparare da solo andando fuori e scattando semplicemente, nel mondo reale. Ho anche letto molto e ho studiato l’opera di fotografi il cui lavoro ammiro particolarmente. L’ho DAVVERO studiata.. Mi sono chiesto che cosa mi piacesse e cosa no. Credo sia importante assumere questa prospettiva oggettiva anche nel proprio lavoro, analizzarlo e capire cosa stai facendo di giusto e di sbagliato.

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